Questa primavera vi avevo parlato del mio approdo su alcune importanti piattaforme specializzate nella vendita online di oggetti d’arte e di antiquariato. Come vi avevo raccontato, avevo fatto questa scelta, da un lato spinto dal periodo di incertezza causato dalla situazione sanitaria che tutti, ahimè, conosciamo bene e dall’altro lato cosciente dell’importanza sempre più rilevante, anche nel mio mestiere, tradizionalmente molto concreto e tangibile, dei diversi strumenti che il digitale ha da offrire.

I mezzi tecnologici si sono, quindi, affiancati e integrati con il mio approccio professionale più tradizionale, per me importantissimo, che prevede il contatto diretto con le persone in galleria, così come in movimento alla ricerca di manufatti interessanti e di valore.

L’adesione alle piattaforme, così come l’impiego dei social media – Facebook, Instagram e anche Whatsapp – mi permettono di raggiungere molte più persone e sono quindi delle risorse preziose che utilizzo di buon grado. Ad esempio, con le piattaforme sono entrato in relazione con persone a livello internazionale e tramite Whatsapp ho spesso il primo contatto con chi si rivolge a me per i diversi servizi che offro. Con Facebook e Instagram, poi, posso condividere con voi le mie esperienze e riflessioni sul mio lavoro e posso presentarvi gli artisti che ricerco con maggiore interesse.

Per questo, anche se nulla può sostituire il valore del contatto umano diretto che, come dicevo, cerco di coltivare sempre e che è un aspetto del mio lavoro che amo molto, sono contento della svolta verso il digitale della mia attività che offre diverse opportunità e rende il mio lavoro più fluido, in costante divenire e, perché no, internazionale.