La nascita del vedutismo veneziano

Il vedutismo veneziano è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Il vedutismo è un genere pittorico che rappresenta vedute realizzate rispettando le regole prospettiche. Il vedutismo veneziano ha per soggetto i diversi scorci di grande fascino della città lagunare.
Ufficialmente il vedutismo veneziano nasce nel XVIII con il famosissimo pittore Canaletto, tuttavia già ben prima di quel momento si possono ravvisare esempi che portano a quello che poi sarà conosciuta e apprezzata da tutti come pittura vedutista.

Vedutisti

A questo proposito è interessante considerare quello che è stato il lavoro di grandi pittori veneti come Gentile Bellini e Vittore Carpaccio. Nelle loro opere si stagliano gli edifici più caratteristici di Venezia, spazio scenico, reso con grande esattezza, in cui si inseriscono gli eventi che animano la città. Ancora non è possibile parlare di vedutismo veneziano vero e proprio perché la rappresentazione della città era è esclusivamente lo scenario che fornisce l’ambientazione agli episodi raccontati dall’artista.

Il vedutismo in arte si sviluppa nel corso della seconda metà del XVII in Olanda, incentrandosi sulla raffigurazione di scorci architettonici e scene di città.
Il collegamento tra la produzione olandese e l’Italia è Gaspar Van Wittel, conosciuto in Italia anche con il nome di Gaspare Vanvitelli. L’artista olandese arriva a Roma nel 1674, dove ha modo di impiegare la sua abilità di vedutista rappresentando con dovizia di particolari gli scorci romani.
E sono proprio città come Roma e Venezia a diventare i soggetti prediletti dei vedutisti, considerando il grande fascino che scaturivano sia in Italia che all’estero. Il successo del vedutismo è concentrato proprio nell’esattezza “fotografica” della rappresentazione che quindi acquisiva una valenza di documento oggettivo.

Vedutismo in Italia

Vanvitelli ha il merito di aver diffuso il vedutismo in Italia, ma il vero padre del vedutismo veneziano è l’artista italiano Luca Carlevarijs, pittore, incisore e architetto. Nato a Udine, in giovane età si trasferisce a Venezia con la sorella. Carlevarijs non lascerà mai la città lagunare, dove all’inizio del Settecento realizza e pubblica più di un centinaio di acqueforti dal titolo Le fabriche e vedute di Venetia disegnate, poste in prospettiva e intagliate da L.C con privilegii. Queste opere opere aprono definitivamente la strada al vedutismo veneziano e a questo genere pittorico che verrà portato avanti da grandi vedutisti veneziani come Canaletto, Bellotto e Guardi.
Carlevarijs si annovera, quindi, tra i pittori vedutisti come un grande maestro. Il suo vedutismo veneto ritrae con metodica e fedeltà oggettiva, grazie all’impiego delle regole prospettiche e matematiche,  edifici sacri e civili di grande rilievo così come scorci dal grande impatto pittoresco, a cui i riflessi sull’acqua dei canali riescono a dare dinamicità e movimento.

Le opere di Carlevarijs diventeranno punto di riferimento preminente per i pittori vedutisti che arriveranno dopo di lui e contribuiscono nella diffusione a macchia d’olio di questo genere pittorico così apprezzato dal pubblico desideroso di portarsi a casa un pezzo di Venezia.

Img. 1: Carlevarijs, Piazza San Marco. Fonte immagine: https://www.metmuseum.org
Img. 2: Canaletto, Il Bucintoro. Fonte immagine: https://artslife.com
Img. 3: Carpaccio, Arrivo degli ambasciatori inglesi presso il re di Bretagna, Dal ciclo delle Storie di Sant’Orsola. Fonte immagine: https://www.arte.it
Img. 4: Van Wittel, Vista della Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro dalla Vigna Ciccolini. Fonte immagine: https://www.romaierioggi.it/tag/gaspar-van-wittel/
Img. 5: Carlevarijs, The Reception of Cardinal César d’Estrées. Fonte immagine: https://it.wikipedia.org

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